Storia moderna.
La Storia dell’allevamento moderno di questa razza si intreccia anche con la storia dell’impero Russo ed è per questo motivo che la Russia se ne dichiara madrepatria, nonostante la provenienza geografica diversa.
L’imperialismo Russo infatti nella seconda metà del 1800, allarga i confini dell’impero nelle terre dell’Asia Centrale che, rimangono invariati con la rivoluzione Russa, e che ritroveranno la loro identità di Repubbliche indipendenti dall’ URSS solo nel 1991. Il colonialismo dell’Impero favorisce lo sviluppo industriale eliminando gli intermediari per la reperibilità delle materie prime, ed ha anche altri obiettivi a sfondo politico e religioso.
Viene anche messo in atto un programma di sedentarizzazione dei nomadi e di deportazione degli abitanti delle zone più remote in grandi centri abitati e “modernizzati”. In questi contesti i cani autoctoni dell’Asia Centrale subiscono sorti diverse, tra le quali l’importazione in Russia dove vengono utilizzati per diversi scopi e nell’ambito militare.
Li ritroviamo al fianco dell’Armata Rossa, nelle operazioni di polizia e di pattugliamento delle carceri e dei confini, oltre che continuare a svolgere la loro funzione primaria nelle zone dove la pastorizia ha continuato a sopravvivere. L’industrializzazione, gli stermini e la guerra hanno portato all’estinzione di quelle tipologie provenienti dalle zone dove la pastorizia non è più stata praticata.
La Prima descrizione della razza (standard) è stata pubblicata nel 1927 nell'articolo intitolato "In riferimento al pastore del Turkmenistan" sul giornale "Allevamento e Addestramento" N°15 dal Professore dell'Accademia delle Scienze Kazaka S.N. Bogoljubskij. Pochi anni dopo, le prime apparizioni nelle esposizioni canine in Russia, dove negli anni 1939, 1940 e 1941 partecipavano cani della linea di Samson, cane turkmeno, del quale si è persa la genealogia a causa della mancata continuità del libro delle origini. La stessa sorte tocca la linea del campione dell’esposizione nazionale del 1949 (manifestazione paragonabile ad un odierno mondiale FCI), Orlan, soggetto Turkmeno nero e bianco.
Negli anni ‘50, Aleksandr P. Mazover (padre della Cinologia Russa - http://ru.wikipedia.org/wiki/Мазовер,_Александр_Павлович) ha presenta-to lo standard dopo aver condotto e ordinato ad altri le ricerche scientifiche sulla razza sia nei paesi d'origine, sia in Unione Sovietica. Importanti i risultati del lavoro svolto nell'Istituto di Pavlov di Leningrad (San Pietroburgo), misurazioni, monte, cucciolate seguite, test caratteriali e comportamentali su soggetti di questa razza. Fin dai primi studi è stato evidente agli scienziati quanto sia stata importante la selezione di tipo naturale praticata dai pastori, fondamentale per ottenere soggetti così forti sia caratterialmente che fisicamente, e molto difficile da praticare nell’allevamento professionale moderno.
Prima della seconda guerra mondiale nelle varie repubbliche USSR è stata apprezzata l'utilità del cane da pastore dell'Asia Centrale nel lavoro con il gregge. Nel 1939 la Scuola Centrale di Allevamento dell'esercito di frontiera dimostrò che questo cane si prestava anche all’addestramento specifico. Nella gara Nazionale del 1939 il miglior cane da ricerca fu Archi, Pastore dell'Asia Centrale, e suo figlio Paket, il miglior cane da guardia.
Le ricerche di Aleksandr Vlasenko (biologo, cinologo, direttore dell'Ambulatorio della Medicina Applicata dell'Accademia Veterinaria di Mosca) svolte nell'intera Asia Centrale con un team di scienziati danesi hanno portato alla pubblicazione di un articolo nel quale vengono descritti nel 1992, i 10 tipi di cane da pastore aborigeno dell'Asia Centrale (dei quali purtroppo oggi la maggioranza è scomparsa). Nel 1993 Aleksandr Labunski (appassionato cinologo) pubblica il suo libro "Cani dell'Asia Centrale" descrivendo anni di viaggi nelle terre d'origine della razza.
Gli anni ‘90 segnano l'inizio del boom della razza, che entra nei favori della moda in Russia. Alcune linee di sangue vengono incrociate con altre razze per maggiorarne altezza, massa e robustezza a scapito delle caratteristiche morfo-caratteriali così ben descritte nel materiale scientifico raccolto in Russia. Non indifferente per le sorti della razza, in fase di riconoscimento da parte della FCI, il collocamento nel gruppo 2 invece che nel gruppo 1. Il Pastore dell’Asia Centrale è un premolosso, e non dovrebbe essere considerato solo un pastore-custode, ma rimanere un cane estremamente versatile in grado di svolgere tutte le funzioni nei diversi contesti, per i quali nei secoli si è formato.
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Il lavoro di ricerca e traduzione delle fonti in lingua russa è stato eseguito da Luiza Conti - Allevamento Karanuker.