Le origini
Per scoprire le origini del Cane da Pastore dell’Asia Centrale, è necessario attraversare millenni di storia. Un viaggio affascinante che comincia nell’VIII millennio a.C. e che ci permette di arrivare ai giorni nostri e avere dinnanzi a noi un cane che nonostante il tempo, anche a causa dell’isolamento geografico, ha conservato molte delle sue originali caratteristiche.
Diligente custode del gregge, estremamente versatile, oltre a occuparsi della difesa delle carovane e dei greggi, è sempre stato votato anche alla caccia, dovendo spesso provvedere a procurarsi anche il cibo necessario al sostentamento.
Vasta quanto la sua storia è anche l’area geografica dalla quale proviene questa razza: la zona compresa fra il Mar Caspio e la Cina Nord Occidentale, che oggi è individuata nei cinque stati Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Tagikistan e Uzbekistan. Partendo infatti dai grandi deserti del Karakum e del Kizilkum in Turkmenistan, fino ad arrivare alle montagne più maestose di questa terra, il Thien Shan, l’Hindu Kush e il vastissimo altipiano di 100.000 km quadrati del Pamir a oltre 3000 metri di altitudine. Fra le grandi foreste e la steppa i due fiumi più importanti, l’Amu Darya e il Sir Darya, che grazie all’irrigazione hanno garantito la sopravvivenza dell’agricoltura e lo sviluppo della pastorizia, confluiscono nell’immenso lago d’Aral, un lago salato di quasi 18.000 km quadrati, che oggi purtoppo è quasi completamente prosciugato a causa delle numerose dighe costruite sui due fiumi affluenti.
Queste terre sono popolate da un’immensa varietà faunistica e floreale. La presenza ancora attuale di leopardi, lupi e orsi, ha fatto sì che i pastori portassero avanti la selezione, del tutto naturale, di un cane che potesse garantire l’incolumità del bestiame, oltre ad avere un ruolo da guardiano dei terrreni, dei villaggi e degli armenti, sia nel passato più remoto che in epoche più moderne, dove ha seguito l’uomo anche nelle numerose battaglie.
Recenti studi, portati a termine da zoologi Russi e Americani, hanno ribaltato la tesi per la quale l’origine di questa razza fosse la stessa della maggior parte dei nostri moderni molossi, ovvero la derivazione dall’antico molosso del Tibet. Tra questi, il Professor Yuri K. Gorelov, zoologo, biologo e ricercatore russo, autore di diversi scritti su questo argomento che avendo lavorato per oltre vent’anni nella riserva di Badghiz in Turkmenistan e effettuato numerosi viaggi in Mongolia, Turchia, Caucaso, Bulgaria e Asia Centrale, ha avuto inoltre modo di conoscere da vicino la vita dei cani da pastore autoctoni delle varie regioni euroasiatiche.
Gli studi effettuati hanno spiegato come nel passare dei millenni si sono sviluppati i cani da pastore e i molossi, e come siano arrivati sino ad’oggi. La zona chiamata Mezza Luna Fertile, attraversata dal Tigri e dall’Eufrate, è la zona dove ha avuto origine l’agricoltura e la pastorizia, e dove è nato il primo cane da pastore. L’addomesticamento del lupo da parte dell’uomo è avvenuto nell’Iran, fra il XIII e il XII secolo a.C., e sempre in questa zona fra l’VIII e il VII secolo a.C. è iniziato l’allevamento del bestiame. Da questo momento in poi il cane affianca l’uomo in ogni spostamento ed in ogni insediamento. Dalle zone più ad est dell’Asia Centrale, il cane arriva in Cina nel V millennio a.C.
Sono stati individuati i seguenti ceppi aboriginali di cani da pastore, dislocati in diverse aree geografiche: uno nella penisola Iberica, uno nella regione del Caucaso, uno in Anatolia, ancora esistente con il Sivas Kangal, e in Turkmenistan in via di estinzione a causa della diminuzione di capi di bestiame; un altro ceppo è stato individuato nel Tagikistan, che rimane tra gli ultimi serbatoi di cani aborigeni; un ultimo ceppo infine era quello della Mongolia, dal quale è derivato l’antico Molosso del Tibet (più recente rispetto al Pastore dell’Asia Centrale). Conclusione a cui si è arrivati dal fatto che i Cani da Pastore Mongoli e il loro discendente Molosso del Tibet, sono risultati avere DNA diverso dagli altri, poiché discendono da un lupo progenitore diverso dal lupo centrasiatico o europeo.
L’aumento dei capi di bestiame, l’allargamento delle zone di pascolo e la pastorizia nomade hanno fatto si che l’importanza del cane nel suo ruolo di difensore dai predatori aumentasse, fino anche a produrre un aumento della taglia e così, alla nascita dei premolossi. Quest’aumento è stato simile ma non uguale in tutte le varie aree, ed inoltre è stato accompagnato anche da alcune diversità morfologiche dovute alle differenze climatiche e territoriali delle varie zone. Lo spostamento verso le regioni del Turkestan ha dato dunque origine ai ceppi aborigeni Turkmeni e Tagiki che sono arrivati fino a noi. Questi ultimi non erano solo cani da pastore custodi, ma per primi sono diventati anche nomadi praticando le transumanze e per necessità ritrovarono anche le antiche origini di cacciatori.
I celebri cani da battaglia degli Assiri utilizzati anche nelle guerre dell’ VIII secolo a.C., non erano molto differenti dai cani da pastore del Turkmenistan, e molto probabilmente erano proprio selezionati tra i loro migliori esemplari. Da questi cani è anche derivato il molosso dalla testa squadrata, dalle orecchie mozzate e dalla folta criniera rappresentato chiaramente nei reperti del museo della città di Antolia in Turchia.
Nel museo dell’Louvre, a Parigi, si trova una coppa d’argento, ritrovata nell’Afghanistan orientale, la cui datazione è incerta ma comunque compresa tra il IV e il II millennio a.C., raffigurante 9 cani con il padrone e alcuni pastori. Questi cani, tutti caratterizzati da coda e orecchie mozzate ricordano in modo esemplare i cani da pastore dell’Asia Centrale, nella loro molteplicità di tipi.
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Il lavoro di ricerca e traduzione delle fonti in lingua russa è stato eseguito da Luiza Conti - Allevamento Karanuker.